Mantenere la propria autonomia | SantéPsy.ch

Con l’avanzare dell’età, soprattutto dai 75-80 anni, mantenere una certa autonomia può risultare più difficile, soprattutto quando alcune difficoltà, come una mobilità ridotta, limitano le attività quotidiane.

Nonostante i limiti, è importante restare attivi fisicamente e socialmente, adeguandosi alle proprie capacità e, se del caso, rivolgendosi agli enti di assistenza e cura a domicilio.

 

Affrontare i nuovi limiti

Col passare del tempo le capacità fisiche cambiano, ma molti piaceri rimangono invariati ed è sempre possibile scoprirne di nuovi. È importante cercare di mantenersi attivi, anche se a volte è necessario adattare le attività ad una diversa condizione personale.

Invecchiando è possibile che si sia più esposti a malattie e a dolori cronici che causano una perdita di autonomia. Queste condizioni, a volte accompagnate dalla paura di cadere, possono arrivare a limitare le attività abituali, come fare la spesa o incontrare amici e familiari, aumentando il rischio di isolamento o di sentimenti di tristezza. In questo caso, pur non essendo sempre un compito facile, rendersi conto di ciò che si può ancora fare e di ciò che è diventato troppo impegnativo, può aiutare ad accettare la nuova situazione.

Mantenere la propria autonomia

Per rimanere indipendenti e autonomi il più a lungo possibile, è importante fare del movimento. Se la propria condizione fisica lo permette, è molto utile, per esempio, continuare a praticare lo sport che si è sempre fatto con piacere. La ginnastica dolce, le passeggiate e il nuoto sono tutte attività che aiutano a mantenere e migliorare la propria condizione fisica. Gli esercizi di equilibrio sono particolarmente indicati per favorire una buona muscolatura e ridurre il rischio di cadute. E perché non unire l’utile al dilettevole, praticando queste attività in compagnia di altre persone, in modo da coltivare o creare dei legami? Pro Senectute, ATTE e Generazione Più, come pure i comuni, propongono spesso varie attività, come incontri, attività sportive, gite.

Rimanere fisicamente e socialmente attivi permette non solo di preservare un certo grado di autonomia, ma anche di sentirsi bene con se stessi. Anche stimolare la memoria e altre funzioni cognitive, per esempio attraverso la lettura o le parole crociate, favorisce l’elasticità del cervello, mantenendolo attivo e favorendo così a sua volta l’autonomia.

Accettare aiuto

Quando si è abituati a “cavarsela da soli”, può essere difficile chiedere e accettare aiuto per le faccende quotidiane. L’intervento di un servizio di assistenza e cura a domicilio comporta la delega ad altri di attività che solitamente si eseguivano personalmente. A volte però, rinunciare ad un po’ di indipendenza può far risparmiare tempo ed energia che si possono dedicare ad attività e persone che arricchiscono la propria vita. Non c’è da vergognarsi nel chiedere e accettare aiuto, al contrario.

A volte, quando non si è più completamente autonomi, capita di sentirsi impotenti di fronte a ciò che accade o di temere di diventare un peso per gli altri. In questo caso può essere molto utile cercare un sostegno per elaborare le difficoltà emotive che accompagnano questa perdita di autonomia. Condividere ciò che si prova con una persona di fiducia (un membro della famiglia, un/a amico/a o il proprio medico) è una risorsa preziosa.

Testimonianze